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Il raid ultrà contro tifosi inglesi al pub di Roma: per la digos non ci fu nessun movente di antisemitismo

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SOCCER: HOOLIGANS FIGHT IN ROMESono tre, tra cui due ultras della Lazio, le persone arrestate oggi dalla Polizia accusate di essere coinvolte nel raid ai tifosi inglesi lo scorso 22 novembre in un pub a Roma. Gli arrestati, che hanno tra i 25 e i 30 anni e non hanno alcun precedente, sono accusati dei reati di lesioni e danneggiamento pluriaggravato.

L’assalto ai tifosi inglesi del Tottenham al pub Drunken Ship di Campo de’ Fiori, avvenne alla vigilia della gara di Europa League Lazio-Tottenham, e per gli inquirenti non ebbe nessun movente antisemita. “Non abbiamo avuto nessun riscontro su UN movente antisemita dell’aggressione”, ha infatti sottolineato il capo della Digos di Roma Lamberto Giannini, durante una conferenza stampa in Questura.

“Non abbiamo recepito – ha spiegato il dirigente – nessuna testimonianza o dichiarazione formale che abbia riferito di grida o urla o offese antisemite pronunciate dagli aggressori”. “E’ un punto – ha sottolineato il capo della Digos – a cui abbiamo dato molta attenzione sia per capirne il contesto sociale, sia perché era necessario per la configurazione del reato, ma non abbiamo avuto nessun riscontro che possa far pensare a un movente antisemita”.

Il dirigente ha spiegato che l’unica voce in proposito, è stata una persona la quale ha riferito di aver sentito simili offese, da un’altra, che a sua volta lo avrebbe sentito da altri ancora.

In passato, ha ricordato il dirigente, ci sono stati episodi, simili all’aggressione del pub a Campo de’ fiori dove elementi estremisti legati agli ultrà, Roma e Lazio, si sono uniti a danno di tifoserie avverse: “In certi ambienti estremisti – ha spiegato Giannini – che vanno oltre a quelli che si possono definire degli ultrà, c’è quasi una gara a chi tiene i comportamenti più violenti nei confronti delle tifoserie avversarie”. Quindi, ha concluso il capo della Digos romana, quello del Drunken Ship è stato un “assalto motivato dalla presenza della tifoseria inglese avversa”.

Gli aggressori – una cinquantina di persone – fecero irruzione nel locale, devastato la struttura, le suppellettili e accanendosi contro i tifosi avversari. Dieci inglesi tra i 20 e i 60 anni rimasero feriti, uno fu accoltellato al torace in maniera grave e fu ricoverato per molti giorni in prognosi riservata per lesioni all’aorta.

 


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